Rotary Millennials: intervista a Giovanni Votta


NAPOLI - "Rotary Millennials". Intervista a GIOVANNI VOTTA. A cura di EDOARDO GIACOVAZZO. Montaggio video a cura di DANIELE MARTINI. #napoli #rotarymillennials #gdpwebtv

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Cancro: 'più dialogo tra medici e pazienti può aiutare a sconfiggerlo'

ROMA – “Per sconfiggere il cancro bisogna anche riuscire a instaurare un dialogo costruttivo ed efficace tra medici e pazienti. Queste due categorie di persone si ritrovano da parti diverse della “barricata” ma condividono un percorso comune: la malattia. Una comunicazione corretta diventa così fondamentale e imprescindibile soprattutto per garantire una buona qualità di vita”. Con queste parole Fabrizio Nicolis, presidente di Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) apre la giornata pre-congressuale del XXI congresso nazionale AIOM che inizia domani a Roma. L’evento dal titolo Le attese dei pazienti, le risposte degli oncologi: Quando mi dicono… Cosa vorrei… si svolge oggi e vede la partecipazione di oltre 100 oncologi, pazienti, caregiver e psico-oncologi. Al centro del convegno c’è il confronto tra clinici e malati sulle rispettive esigenze emotive quando devono affrontare le problematiche della diagnosi, della recidiva di malattia o dell’inserimento in uno studio clinico. I pazienti, quando sentono dirsi “Hai un tumore” oppure “La cura non funziona” oppure “Potresti partecipare a uno studio clinico”, cosa vorrebbero? Ognuna di queste discussioni viene introdotta da un breve filmato estratto da alcuni famosi film. “Fondazione AIOM vuole affrontare questi temi, richiesti dai pazienti, e da tempo cerca di fornire soluzioni, ad esempio, nella ricerca dei centri di cura - aggiunge Fabrizio Nicolis -. Non a caso, è stata creata nel nuovo sito di Fondazione AIOM una sezione “Dove mi curo” per aiutare i pazienti oncologici italiani a trovare il centro oncologico chirurgico più vicino e con maggior volume di interventi (dati tratti dal Piano Nazionale Esiti di Agenas 2018). Inoltre, le parole possiedono un indiscutibile valore terapeutico. Bisogna riuscire a trovare quelle giuste, conciliando le reciproche esigenze, per favorire così un confronto che sia di supporto a clinici e malati. I dati scientifici e statistici più recenti dimostrano chiaramente come la sopravvivenza sia in aumento; nonostante ciò i tumori continuano a incutere timore tra tutta la popolazione. E questo può avere effetti negativi sul decorso della malattia. Il malato deve quindi essere libero di parlare con il "suo" linguaggio all'oncologo il quale deve evitare la più fredda comunicazione tecnico-scientifica”. “Importante inoltre diffondere informazioni sui benefici che possono derivare ai pazienti dall’inserimento in protocolli di studio: ulteriore impegno di Fondazione AIOM - sottolinea Fabrizio Nicolis -. E per il terzo anno di fila, come Fondazione AIOM, stiamo promuovendo questi eventi per favorire percorsi comuni e cercare di accorciare le attuali distanze tra medici specialisti e pazienti oncologici”.

La seconda, e ultima sessione, del convegno è invece interamente dedicata al cinema e sono premiati anche i tre migliori cortometraggi vincitori del Bando di Fondazione AIOM 2019 “Oncologia e Cinema”. Una Giuria eterogenea formata da figure quali registi, attori, clinici, infermieri, giornalisti, psicologi e pazienti ha valutato i dieci filmati che hanno partecipato al concorso. Al primo e secondo posto a pari merito si sono classificati: La Notte Prima (Regia di Annamaria Liguori con Antonia Liskova, Francesco Montanari, Giorgio Colangeli, Imma Piro, Alessandro Bardani ed Emanuela Grimalda) e Da Uno a Dieci (Regia: Paula Boschi con Giulia Bevilacqua, Primo Reggiani, Matteo Branciamore, Daniela Virgilio, Elda Alvigini, Euridice Axen, Luca Scapparone, Giampiero Mancini). Al terzo posto invece si classifica Apolide (Regia: Alessandro Zizzo con Paolo De Vita, Alassane Sadiakhu, Lidia Cocciolo, Ludivine d’Ingeo). “Ringraziamo tutti gli artisti che hanno partecipato a questa edizione del bando - aggiunge Fabrizio Nicolis -. La comunicazione è in continua e costante evoluzione ma il cinema è ancora un punto fermo nella storia della trasmissione di messaggi e tematiche. Nel nostro Paese oltre tre milioni di persone vivono con una diagnosi di cancro e questa particolare categoria di persone risulta in constante crescita. Un esercito di uomini e donne che dobbiamo, e possiamo, raggiungere e sostenere grazie anche all’utilizzo di tutti i media, anche quelli tradizionali”.

“Grazie al grande schermo un qualsiasi messaggio viene percepito più facilmente e avvertito come “reale” da chi lo guarda - conclude Stefania Gori, Presidente Nazionale AIOM e Direttore del Dipartimento Oncologico, IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria-Negrar -. Alcuni film, che riescono ad affrontare correttamente l’esperienza di vita del cancro, possono essere messi al servizio sia dei medici che dei pazienti. Siamo convinti che il grande schermo possa davvero aiutare il nostro lavoro e per questo bisogna fare in modo che il mondo del cinema si interessi di un tema complesso e delicato come il cancro”.

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Ipertrofia prostatica benigna: solo un paziente su 5 segue le terapie

VENEZIA - In Italia sono più di 6 milioni i cittadini colpiti da ipertrofia prostatica benigna, fino all’80% degli uomini tra 70 e 80 anni, ma solo il 22,4% dei pazienti segue correttamente le terapie per la cura della malattia. La scarsa adesione ai trattamenti è dovuta anche alla sottovalutazione dei sintomi, considerati inevitabili perché legati all’età. Inoltre, molto spesso, il paziente ricorre a un pericoloso “fai da te”; pericoloso perché alcuni sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna sono comuni al cancro della prostata. Le conseguenze della mancata aderenza possono essere gravi, fino alla ritenzione urinaria acuta e a un inevitabile ricorso al bisturi.

Al congresso della Società Italiana di Urologia (SIU), in corso a Venezia fino a domani, sono presentati i risultati di uno studio, pubblicato su World Journal of Urology su più di 100 pazienti, che ha dimostrato, per la prima volta attraverso una doppia biopsia prostatica, il ruolo di un farmaco, l’estratto esanico di Serenoa repens nel ridurre in maniera statisticamente significativa, di circa il 30%, l’infiammazione che è all’origine della malattia. “È stata eseguita una prima biopsia prostatica in pazienti che poi sono stati divisi in 2 gruppi: uno trattato per sei mesi con estratto esanico di Serenoa repens e uno che non ha seguito nessuna terapia – spiega Vincenzo Ficarra, Ordinario di Urologia all’Università di Messina -. Dopo sei mesi, è stata eseguita una seconda biopsia: i pazienti che avevano ricevuto il trattamento presentavano una riduzione statisticamente significativa dei livelli di infiammazione. La dimostrazione è evidente sia a livello istologico che immuno-istochimico. Nella pratica clinica, questo si traduce in un netto miglioramento dei sintomi”.

“Necessità di alzarsi più volte durante la notte per urinare, urgenza di vuotare la vescica in modo frequente anche durante il giorno e getto di urina che diventa sempre più debole con una sensazione di mancato svuotamento sono i principali sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna, caratterizzata dall’ingrossamento della ghiandola prostatica – afferma Cosimo De Nunzio, Dipartimento di Urologia, Ospedale Sant’Andrea, Università la Sapienza (Roma) -. Molteplici fattori intervengono nello sviluppo della malattia: invecchiamento, modificazioni ormonali, insulino resistenza, aumentata attività del sistema nervoso simpatico e infiammazione prostatica cronica. Proprio quest’ultima svolge un ruolo chiave nel favorire la progressione dell’ipertrofia prostatica benigna ed è presente in 3 pazienti su 4 affetti da sintomi del tratto urinario inferiore (LUTS), caratteristici della malattia. L’infiammazione è associata a volume prostatico ingrossato e a sintomi più severi e può influenzare il trattamento medico. Per questo, deve essere tenuta in considerazione come obiettivo terapeutico e va curata sotto controllo medico. Solo il clinico è in grado di trattare l’ipertrofia prostatica benigna che, se trascurata, può progredire fino a causare ritenzione urinaria con l’impossibilità di vuotare la vescica”.

“La vittima di una prostata che cresce è proprio la vescica – continua Mauro Gacci, Dirigente Medico di Urologia presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze -. Quest’organo è costituito da tessuto muscolare, che può aumentare il proprio volume per vincere la resistenza che la prostata oppone allo svuotamento. Il rischio è di ‘sfiancare’ completamente la vescica e di far soffrire i reni. La prevenzione consiste in una diagnosi precoce, che si ottiene sottoponendosi a controlli periodici dopo i 40-50 anni e tempestivamente quando si manifestano problemi. È essenziale seguire un'alimentazione varia ed equilibrata, ricca di frutta, verdura e cereali integrali, ma povera di grassi saturi (carne rossa, formaggi e fritti), evitando peperoncino, birra, insaccati, spezie, pepe, superalcolici, caffè e crostacei. È importante inoltre bere a sufficienza, almeno due litri di acqua al giorno, e svolgere attività fisica moderata e regolare”.

“È dimostrato il ruolo centrale dell’estratto esanico di Serenoa repens anche in associazione con gli alfa litici – conclude Andrea Salonia, Urologia Università Vita-Salute San Raffaele (Milano) -. In particolare uno studio ha evidenziato l’efficacia della combinazione dell’estratto esanico di Serenoa repens con un alfa litico nel ridurre i sintomi rispetto all’alfa litico da solo. Sono stati coinvolti nella ricerca circa 180 pazienti trattati per 12 mesi. Sulla base dei numerosi dati di efficacia, l’ente regolatorio europeo (European Medicines Agency, EMA) ha redatto nel 2015 un report indicando l’estratto esanico come l’unico estratto di Serenoa repens supportato da sufficienti evidenze in grado di sostenerne un ampio utilizzo nell’ipertrofia prostatica benigna come farmaco di riconosciuta efficacia e sicurezza”.

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Red Bull Art of Motion 2019 Matera

MATERA - Red Bull Art of Motion 2019 Matera. Intervista a FAUSTO VICARI (Atleta). A cura di EDOARDO GIACOVAZZO. Montaggio video a cura di DANIELE MARTINI. #redbullartofmotion2019 #matera #gdpwebtv

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Pneumologia infantile: ogni anno 111mila ricoveri ospedalieri

BARI – Le malattie respiratorie infantili impattano sempre più il nostro sistema sanitario nazionale. Lo scorso anno hanno causato oltre 111mila ricoveri ospedalieri, pari al 14% di tutte le degenze registrate tra gli under 14 residenti nella Penisola. Non solo. Sempre nel 2018 un bambino su cinque ha assunto, almeno una volta, un farmaco per curare disturbi e patologie come asma, polmonite, bronchiolite, riniti allergiche o pertosse. Da questi numeri nasce la necessità di migliorare la formazione e la cooperazione tra tutti i pediatri, sia ospedalieri che territoriali, sulla gestione di queste malattie. È quanto emerge dalla prima giornata del 23° congresso nazionale della Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI).

Da oggi fino a sabato, oltre 500 medici italiani e stranieri si riuniscono a Bari per fare il punto su un sempre maggiore problema di salute pubblica. “Ben il 26% di tutti i medicinali prescritti a bambini e adolescenti sono per la cura delle malattie respiratorie - afferma il prof. Giorgio Piacentini, Presidente Nazionale della SIMRI -. Negli ultimi anni la ricerca medica ha consentito la messa a punto di trattamenti estremamente efficaci in grado di controllare anche le patologie più gravi. Uno dei nostri principali obiettivi deve essere quindi favorire il più possibile l’appropriatezza prescrittiva e questo può avvenire anche grazie ad una maggiore collaborazione tra lo specialista ospedaliero e il pediatra di famiglia.

Le scelte terapeutiche devono essere più possibile condivise, tra i diversi livelli di specialistica, soprattutto quando il paziente necessita un continuo aumento della cura per mantenere sotto controllo la patologia. Si tratta di una condizione molto frequente e che se non viene correttamente gestita può determinare riacutizzazioni della malattia e ricoveri in strutture sanitarie specializzate”. “La cooperazione con il sistema delle cure primarie deve essere potenziata anche per l’assistenza ai pazienti colpiti da patologie potenzialmente letali - aggiunge il prof. Fabio Cardinale, Coordinatore scientifico del Congresso e Direttore della UOC di Pediatria, Pneumologia Pediatrica e PS dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bari -. L’asma grave può colpire fino al 5% del totale dei casi riscontrati tra i giovanissimi. Grazie ai farmaci biologici, recentemente introdotti, possiamo garantire una buona aspettativa e qualità di vita. Sono terapie estremamente innovative e mirate che vanno a contrastare solo alcuni dei meccanismi all’origine della patologia”.

Per il quinto anno di fila la SIMRI, in occasione del suo congresso nazionale, promuove il progetto "Dai un calcio al fumo". Sabato a Bari si terrà un evento pubblico che vedrà la partecipazione di oltre 100 studenti e insegnanti degli Istituti Perone-Levi, Borsellino-Falcone e Umberto I San Nicola. Gli alunni presenteranno i loro elaborati (disegni e filmati) realizzati, nel corso dell’anno scolastico, contro il tabagismo giovanile. A seguire potranno prendere letteralmente a “calci il fumo” abbattendo dei birilli a forma di sigarette, sistemati come barriera su mini aree di rigore. Inoltre per tutta la durata dell’evento di Bari è presente e attivo uno spazio educativo e informativo dedicato a bambini ed adolescenti. “La lotta alle malattie respiratorie deve cominciare contrastando un vizio molto pericoloso e ancora troppo diffuso - sottolinea la prof.ssa Elisabetta Bignamini, Vice Presidente della SIMRI -. L’11% degli adolescenti del nostro Paese fuma regolarmente e di questi ben la metà ha iniziato prima dei 14 anni. La prevenzione dei danni del tabacco deve quindi partire dall’ambiente scolastico attraverso attività di sensibilizzazione che coinvolgano gli studenti e anche le loro famiglie e insegnanti. Come medici specialisti siamo profondamente convinti che l’educazione a stili di vita corretti debba trovare maggiore spazio all’interno della scuola italiana. Per questo ogni anno, nella città che ospita il nostro più importante appuntamento scientifico nazionale, promuoviamo un’iniziativa che ha ottenuto risultati molto interessanti. Dai un calcio al fumo può rappresentare un progetto virtuoso da estendere ad altre città della Penisola”.

Infine al congresso SIMRI di Bari ampio spazio è dedicato ad un tema di grande attualità scientifica ma anche sociale e politica: l’ambiente. “È dimostrato da numerosi studi scientifici come l’inquinamento sia determinante nell’aumentare l’incidenza di diverse patologie respiratorie - conclude il prof. Piacentini -. Si calcola che il 38% dei casi d’asma infantile potrebbe essere prevenuto attraverso una riduzione degli agenti inquinanti che respiriamo. Anche la qualità dell’aria degli ambienti indoor è estremamente importante e può influire, fin dai primissimi anni di vita, sull’insorgenza di infezioni respiratorie acute o allergie. Gli inquinanti sono molto pericolosi anche perché vanno ad agire sui meccanismi epigenetici della malattia e influenzano negativamente il genoma umano. Bisogna quindi tenere alta l’attenzione della comunità scientifica, dell’opinione pubblica e delle istituzioni (nazionali e internazionali) su un aspetto della pediatria che sarà sempre più importante nei prossimi anni”.

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Oncology Part 1: terapie mediche


L' oncologia oggi rappresenta  un' importante branca della medicina  moderna, su www.mysalute.it  ho voluto pertanto suddividere in più articoli quest' argomento.

In questa prima parte affronterò le Terapie Mediche  disponibili attualmente nei centri oncologici.

Partiamo con alcuni dati del 2018 : Stimati 373000 nuovi casi oncologi.

Complessivamente in Italia ogni giorno circa 1000 persone ricevono una nuova diagnosi di tumore (fonte airt, aiom) , un dato allarmante , ma sono quasi 3 milioni e quattrocentomila gli italiani che vivono dopo una diagnosi tumorale.

Attualmente grazie all' evoluzione della medicina e alle nuove scoperte si è riusciti a identificare farmaci realmente efficaci. Alla base di questi successi terapeutici ci deve essere sia una corretta diagnostica genetica del tumore (mutazioni del genoma, dna) che i farmaci specifici realmente efficaci. Maggiore sarà la conoscenza delle anomalie genetiche del tumore migliori saranno le possibilità di una terapia efficace.


FATTORI DI RISCHIO : 


Nel mio Video https://www.youtube.com/watch?v=OeRI1725Qmg&t=4s ho analizzato con il Prof. Claudio Verusio i principali fattori di rischio.

Vi elenco di seguito le principali cause:

  • FUMO DI SIGARETTA 
  • ORMONI NATURALI E ARTIFICIALI
  • ALIMENTAZIONE E LE BEVANDE 
  • INQUINAMENTO E CAUSE AMBIENTALI
  • AGENTI INFETTIVI 
  • RADIAZIONI IONIZZANTI 


Solo il 5% dei tumori sono dovuti a fattori ereditari veri e propri, la principale causa rimane il fumo di sigaretta che è responsabile del 33% delle neoplasie.

TERAPIE: 

Attualmente le terapie utilizzate si basano sulle seguenti metodiche utilizzate sia singolarmente che in associazione. 

  • CHIRURGIA 
  • RADIOTERAPIA 
  • CHEMIOTERAPIA
  • TERAPIA ORMONALE (ORMONO-RESPONSIVE)
  • TERAPIA BIOLOGICHE
  • IMMUNOTERAPIA

CHIRURGIA


Attualmente la chirurgia svolge un ruolo importantissimo ed è stata la prima forma di trattamento dei tumori solidi. La Chirurgia mira a conservare al massimo gli organi e le sue funzioni  minimizzando l' area d' intervento. Consentita da trattamenti complementari nel neo-adiuvanti e adiuvanti.

RADIOTERAPIA


E' una modalità terapeutica che utilizza le radiazioni ionizzanti per trattare i pazienti in gran parte affetti da tumori maligni e talvolta da malattie benigne.
Sono dei trattamenti localizzati che coinvolgono aree ben delimitate dell' organismo. Vengono utilizzate per : 

Radioterapia Radicale  ( distruzione di tutte le cellule tumorali )
Radioterapia Sintomatica o palliativa ( riduzione dei sintomi dovuti alla massa tumorale) 

Le Radiazioni Ionizzanti utilizzate derivano da sostanze che emettono direttamente radiazioni come il Cobalto oppure vengono generate con acceleratori.

CHEMIOTERAPIA 


Consiste in un trattamento farmacologico  da più cicli, composti a loro volta da un numero variabile di sedute e da periodi di pausa. 

Chemioterapia Neo-adiuvante  viene somministrata nelle settimane che precedono l' intervento chirurgico, ed è volta a diminuire le dimensioni del tumore primitivo rendendolo operabile. Si vuole evitare in questa pratica eventuali micrometastasi in presenza di una neoplasia apparentemente localizzata. 

Chemioterapia Adiuvante viene eseguita dopo rimozione chirurgica o radioterapia in pazienti senza evidenza clinica di neoplasie, ma a rischio di ricadute prognostiche.

Chemioterapia Avanzata si esegue questa terapia nei casi di metastasi diffuse nell' organismo, per le quali non esiste una valida alternativa terapeutica.

Ad oggi le prospettive di questa terapia oncologica sono una maggior facilità di somministrazione, una minor tossicità e deospedalizzazione. I farmaci chemioterapici possiamo classificarli in questo modo : 

Monochemioterapia (un solo farmaco) 
Polichemioterapia    (più farmaci usati insieme)
Chemioterapia Integrata o associata (combinata con altre terapie esp. radioterapia) 

TERAPIA ORMONALE 

Viene utilizzata per i tumori che derivano dai tessuti sensibili agli ormoni stessi ( esempio: seno, utero, ghiandola prostatica) possiamo distinguerli in ormone -dipendente per la presenza di recettori ormonali nelle cellule maligne. La crescita di questi tumori puo' essere inibita da ormoni con azione antagonista e contraria oppure da composti che inibiscono la sintesi di ormoni da cui il tumore dipende.


TERAPIA BIOLOGICA

Come funzionano?

farmaci biologici sono una particolare categoria di terapie target così  chiamate perché mimano le sostanze presenti nell'organismo, ma sono in realtà composti artificiali. Queste molecole vengono realizzate in laboratorio progettate per agire su uno specifico recettore, con lo scopo di modificare e bloccare il processo della malattia stessa. Lo scopo è la "Precision Medicine" creare un' azione specifica per il tipo tumore correttamente diagnosticato, abbandonando le vecchie terapie sistemiche chemioterapiche. 

IMMUNOTERAPIA 


Il sistema immunitario rappresenta la linea di difesa dell' organismo umano, programmato per difendere e mantenere la sua l' omeostasi.

Possiamo distinguerla in 2 tipologie:
  • Immunità innata 
  • Immunità acquisita o adattativa 
Il nostro sistema immunitario è potenzialmente in grado di riconoscere i tumori e dare inizio a una risposta antitumorale per eliminare la malattia. Le cellule Tumorali intercettate come anomali dalle nostre difese, provocano una risposta immunitaria che , in molte situazioni, è capace di distruggere o controllare il tumore stesso. 

In altri casi le cellule tumorali  (attraverso alcune mutazioni) possono attivare meccanismi che permettono loro di eludere il sistema immunitario. Quest' evasione dalle nostre difese permette al tumore di continuare a rimodellarsi e sopravvivere. L' immunoterapia aumenta le capacità del nostro sistema immunitario nel riconoscere e distruggere le cellule tumorali. Bloccando infatti alcuni check point come l' anti-CTLA-4 e l' anti-PDL1 si è assisto per la prima volta alla possibilità di "cronicizzare" la malattia in un quinto dei casi. Questa grande scoperta ha spinto la ricerca verso nuove frontiere nell' immunoterapia come le CAR-T cells. 

Questa nuova terapia utilizza i linfociti T del paziente che vengono prelevati e modificati (tramite virus artificiali) in laboratorio in modo che esprimano un Fattore specifico chiamato CAR. Si tratta di un recettore posto in superfice dei linfociti capace di riconoscere e distruggere le cellule tumorali. 
Questa formidabile terapia ha un costo molto elevato sopra il mezzo milione di dollari. Cifra proibitiva dovuta all' alta specificità di ogni singolo individuo e  alla variabilità delle mutazioni del tumore.

CONCLUSIONI

Rispetto al passato oggi si hanno molte più conoscenze e una maggiore precisione nelle terapie mediche. Guardo quindi positivamente, nel prossimo futuro, alla ricerca oncologica sia per la scoperta di nuove terapie che per la riduzione dei loro costi.

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RedBull Art of Motion Matera 2019

MATERA – Red Bull Art Of Motion 2019 non ha tradito le attese, regalando delle performance di freerunning straordinarie e mozzafiato, nell’antica e unica città di Matera. L’evento, patrocinato dal Comune di Matera e dalla Fondazione Matera - Basilicata 2019, ha messo a dura prova i migliori atleti della scena internazionale del parkour, ispirati anche da un campo di gara con 9000 anni di storia.

Spettacolari e incredibili trick hanno lasciato senza fiato la giuria e gli spettatori.



Al termine di questa incredibile competizione ha prevalso il marocchino Didi Alaoui con il punteggio di 428, seguito dall’inglese Ed Scott (421 punti) e Dimitris Kyrsanidis (413), completando un podio di assoluto valore.

Fra le donne invece il primo posto è andato all’americana Sydney Olson, che ha conquistato tutti con un perfetto mix di energia ed eleganza, al secondo posto la russa Aleksandra Shevchenko, terza la tedesca Silke Sollfrank.

Ho avuto anche il piacere di parlare con un bravissimo atleta italiano Fausto Vicari che ha partecipato a questo fantastico evento con una grande performance.

Il Parkour non è solo uno sport, ma una vera e propria filosofia di vita. Dove l' uomo è in perfetta sintonia con l'ambiente circostante e i suoi impedimenti.

In questo sport si affronta un percorso definito o libero superando i vari ostacoli presenti.

E' uno sport nato in Francia più di 20 anni fa, ma ormai diffuso in tutto il mondo. Il Parkour è definito infatti il "percorso del combattente" dove l' equilibrio, l' agilità, la tecnica e il coraggio vengono messi a dura prova.

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La situazione oncologica in Italia: intervista al Prof. Claudio Verusio




Guarda il Video Report :




La situazione oncologica in italia è oggi all' avanguardia, con tantissimi centri e ospedali specializzati.
Tale argomento è stato trattato con il Prof. Claudio Verusio, Esperto Medico Oncologo, toccando 
3 punti principali :


  • Situazione Oncologica italiana
  • I Principali Fattori di Rischio
  • Prevenzione

Nel mio prossimo Articolo parlero' delle attuali e future Terapie per il trattamento dei tumori.


TARANTO - La situazione oncologica in Italia. Intervista al Prof. CLAUDIO VERUSIO (Direttore Struttura Oncologia Medica Varese e Como). A cura di EDOARDO GIACOVAZZO. Montaggio video a cura di DANIELE MARTINI.




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Progetto 'Miss Progress International': intervista a Giuseppe Borrillo

Progetto "Miss Progress International". Intervista a GIUSEPPE BORRILLO (direttore del concorso). A cura di EDOARDO GIACOVAZZO. Montaggio video a cura di DANIELE MARTINI. #progetto #missprogressinternational #gdpwebtv

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