Coronavirus? La causa è il riscaldamento globale

EDOARDO GIACOVAZZO - E se la causa di questa Corona-Pandemia fosse solo la punta di un iceberg legato ai cambiamenti climatici? Se le temperature record registrate in questi anni siano dei campanelli dall’ allarme di presagi ben piu’ grandi? Che il nostro Pianeta sia in una situazione difficile è chiaro ed evidente, basta osservare lo stato delle calotte polari del nostro Pianeta… ormai in continuo scioglimento e riduzione del suo volume. La riduzione del volume dei ghiacciai sia a Nord che a Sud sta rompendo l’equilibrio naturale con notevoli ripercussioni climatiche.

Un altro dato incredibile ci arriva dal report del Wwf “Living Planet 2016”, con la collaborazione della Società Zoologica di Londra e dello Stockholm Resilience Centre, secondo il quale la fauna globale è diminuita del 58% dal 1970 al 2012.

La riduzione della fauna associata al riscaldamento globale potrebbero rappresentare una delle possibile cause legate a questa pandemia. La fauna ormai ridotta nei sui spazi vitali può innescare tra animali diversi neo-forme virali come il covid-19.

Nel 2019 la temperatura media globale è stata di 1,1° C al di sopra dei livelli preindustriali stimati, una situazione allarmante che ci spiega le calamità naturali accadute in questi anni. Non le ricordate? Cercherò di descriverle:
• Inondazioni
• Siccità
• Ondate di Calore
• Incendi
• Acidificazione dei Mari
• Cicloni Tropicali
• Riduzione della Flora e Fauna
• Tossicità dell’ Aria
• Ecc. ecc.

In questa situazione l’ umanità post- Pandemica è chiamata per dare una risposta concreta e rapida. Si deve iniziare dal packaging ecosostenibile consumabile (contenitori di bevande e alimenti), riduzione drastica dell’ inquinamento utilizzando energia pulita e sistemi avanzati per il riciclaggio dei materiali.

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